La vera Costituzione, metà Paese è fondato sul lavoro dell’altra metà

Di seguito trovate il link per scaricare l’articolo pubblicato nel quotidiano Libero in data 16 marzo 2011, intitolato: La vera Costituzione, metà Paese è fondato sul lavoro dell’altra metà.

La vera Costituzione, metà Paese è fondato sul lavoro dell’altra metà

 


 

2 commenti per “La vera Costituzione, metà Paese è fondato sul lavoro dell’altra metà”

  • Luca R ha detto:

    Patria = Territorio e popolo che vi risiede, unito da una lingua e dall’uniformità di cultura e tradizioni. Paese che, per motivi geografici, storici, culturali e sim., è considerato come proprio dal popolo che l’abita o l’ha abitato. L’unione dei popoli che vivono sotto le medesime istituzioni.
    Queste sono le defiizioni che ho trovato, alle quali ne aggiungeri una. Patria = unione di popoli che vivono E RISPETTANO le stesse leggi.
    Mi interrogo sul fatto se tali definizioni possano oggi essere considerate valide per l’Italia. Poichè francamente non so rispondermi, mi consolo festeggiando l’anniversario dell’Unità d’Italia con chi fino a ieri ha servito una bandiera rossa, ha preso soldi da Paesi nemici per spiare il nostro e si punta un gagliardetto tricolore sulla giacca per sentirsi un patriota. Per non essere scambiato come un nazionalista di destra, portabandiera di tradizioni e sostenitore della patria, insomma uno Sfascista, mi apporrò anch’io un gagliardetto tricolore partecipando alla festa di tutti coloro che dopo oltre 50 anni si sono ricordati di essere italiani.

  • Zeffirino ha detto:

    Egregio buon pomeriggio.
    Lei ha scritto semplicemente la verità, una verità che fa male, ma così è. Vediamo quante falsità stanno raccontando per la festa di domani,una vera e propria bellinata detta alla genovese, una gran cazzata detta alla veneta. Ma il problema ben più grave è il seguente, dal mio punto di vista: cosa sta facendo il nord per cercare di trovare una risposta? Visto del 50% degli italiani vive su quelli che lavorano e questi sono la maggior parte al nord. Dobbiamo semplicemente essere realisti, NIENTE. Questo è il problema. Uno potrà dire ma c’è il PDL c’è la Lega, ma analizziamo bene bene la situazione. Fanno un qualche cosa per dire alla gente che hanno fatto quel qualche cosa, ma non realmente quello che potrebbero fare. E’ come dare una carruba ad un asino, uguale. Mi spiego, è dal 94 che parlano di mettere mano alla giustizia, sono arrivati ad oggi con della proposte che, ci sono le opportunità di poterle raggirare (Lei è avvocato e le ha già intuite), hanno messo le mani alla giustizia perché hanno rotto le palle a Berlusconi all’infinito, se fosse stato un’altro? La realtà è semplice non hanno voluto farla perché sicuramente avevano degli interessi trasversali. Questa è la schifezza italiana ne di più ne di meno. La saluto, e non le auguro buona festa del 17 marzo perché allora sarei una persona falsa e ambigua perché non credo a questa porcheria.
    Saluti.
    Zeffirino

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